Campionato Invernale Footvolley Rimini – L’intervista doppia a Miga e Savo
Per l’ultima intervista di questo 2° Campionato Invernale, ormai consegnato ai posteri con la vittoria dei #Daivalà sui NOC, abbiamo deciso di fare le cose in grande e realizzare per voi una piccola intervista doppia.
I prescelti sono due amici e probabilmente i due migliori giocatori di quest’ultimo Campionato: Christian Migani e Luca Savoretti.
Buona lettura e buon divertimento.
Ciao ragazzi, intanto grazie mille per la disponibilità. Abbiamo archiviato anche questo secondo Campionato Invernale, dall’esito tutto tranne che scontato. Partiamo subito a bomba: perché hanno vinto i #Daivalà? Perché hanno perso i NOC?
Migani: Sia noi che loro abbiamo fatto percorso netto durante il campionato ed eravamo evidentemente le due squadre migliori. L’esito finale era un 50 e 50. Probabilmente loro hanno giocato meglio in campionato e noi abbiamo giocato meglio, per non dire DOMINATO, nella finale playoff. A parte gli scherzi, è stata una gran bella sfida.
Il podio finale.
Savoretti: Hanno vinto i #Daivalà perche sono stati piu cattivi e concentrati. Hanno fatto la partita perfetta al contrario di noi NOC che siamo stati, forse come non mai da quando giochiamo insieme, imprecisi e fallosi. Rispetto al solito siamo stati scarichi piu psicologicamente che fisicamente. E’ stata un pò la fotocopia dello scontro diretto del lunedi prima, però a parti inverse. Probabilmente quella sconfitta ha caricato loro e allo stesso tempo ha deconcentrato/rilassato noi: impararemo da questi errori per il futuro!
È stato comunque un bellissimo Campionato Invernale, pieno di sfide combattute e valide coppie. Senza contare le vostre due squadre, chi é stato secondo voi il miglior giocatore della competizione?
M: Come migliore giocatore, il premio posso darlo solo ad un mio compagno di squadra: il grande Zorro. Penso fosse il più anziano di tutto il torneo e son sicuro del fatto che la sua passione per questo sport non ha eguali. E’ stato sempre presente durante tutto il girone giocando le sue partite, ma il gesto più grande l’ha fatto nella semi e nella finale mettendosi un po’ in disparte e consigliandoci dalla panchina. Ecco questo gesto non è da tutti.
S: Togliendo le nostre due squadre, a cui ne aggiungerei una terza (Castiglioni e Simo Salvatori), penso che il miglior giocatore sia stato “Paga” (Francesco Paganini n.d.r.) che ha grandi margini di miglioramento. Ok, preferisce ancora un pò troppo “il colpo” alla croncretezza, ma quella arriverà con il tempo e giocando. Inoltre penso che debba portare avanti la coppia con Jacopo Savini. Così si migliora, si affinano i movimenti difensivi ed offensivi. Possono crescere molto insieme.
Il “mustr” del futuro.
Archiviato l’inverno, a breve si tornerà a giocare sulla spiaggia. Che stagione di Footvolley sarà? Questo sport è pronto a fare il grande salto e diventare qualcosa di più regolarizzato?
M: Spero che sia una grande estate di Footvolley per tutti. Ricordiamo che per il momento è solo uno sport da spiaggia, allegria e amicizia. Di certo qualche cosa di più regolarizzato non sarebbe male: vedo sempre le stesse persone che si presentano ai tornei solo perché sono amici di chi organizza. Non dico che questo non sia giusto, però sarebbe bello anche poter dare spazio ad altri e quindi far crescere alcune coppie che magari potrebbero rilevarsi anche più forti.
S: Sarà una stagione carica come al solito! Si punta a migliorarsi sempre di piu: l’anno scorso e stato un anno molto positivo, ma bisogna puntare sempre al massimo. Ci siamo allenati tutto l’inverno anche per questo. Spero vivamente che questo sport faccia il grande salto: il movimento sta crescendo anche se purtroppo rimane una cosa molto a comparti stagni invece che diventare un’unica grande federazione. Questo secondo me pesa come un macigno sulla crescita di questo sport.
Perché secondo voi un ragazzo tra i 18 e i 26 anni dovrebbe iniziare a giocare a Footvolley?
M: In Brasile i ragazzini nascono sulla sabbia e giocano a questo sport fin da piccoli. In tutto il resto del mondo invece, questo sport è quasi sconosciuto. Quindi un ragazzo di 18 anni magari non sa neanche cosa sia e nessun bambino di 5 anni dirà mai ai genitori “Voglio giocare a Footvolley”. Scelgono calcio basket nuoto ecc ecc. Inoltre è uno sport molto difficile: non puoi usare le mani e ti muovi su un elemento complesso come la sabbia. Quindi non saprei. In fin dei conti dovrebbe semplicemente iniziare perchè una volta che lo si impara è lo sport più bello di tutti. E’ lo sport che amiamo.
S: Mmh, in fin dei conti io penso che a quasi chiunque piace il calcio e di conseguenza su una spiaggia debba giocare a Footvolley. Poi adesso con “l’Accademy” che avete creato, secondo me diventa ancora piu interessante la cosa! Pensate che noi abbiamo iniziato a giocare le prime volte con il pallone di cuoio: arrivavamo a sera con tutti i piedi tagliati…
Ecco, per intenderci, in Brasile il livello è questo qua…
Ultima domanda: che qualità rubereste l’uno dell’altro?
M: Diciamo che ho molta stima di Savo. Come giocatore, ma soprattutto come amico. Probabilmente di Savo ruberei i piedi: non perché lo ritenga più tecnico, ma perché vorrei capire come fa a giocare in inverno senza calzari con quel sabbione gelido. Naturalmente scherzo. Seriamente direi che le sue alzate di petto sono devastanti: sempre belle alte e perfette sulla rete. Ecco questo gesto atletico glielo ruberei volentieri.
S: Io al buon vecchio Miga ruberei l’attacco fintato corto! Mi sto allenando su questo colpo e già sono migliorato abbastanza rispetto agli altri anni, ma ancora non mi ritengo per nulla soddisfatto.
A cura di L.L. di Footvolley Rimini.