Sembra assurdo ad un primo pensiero, ma il tennis ed il footvolley sono due sport per certi versi assimilabili. In particolar modo, da un punto di vista mentale. E’ anche per questo che oggi con noi, ad inaugurare una serie di interviste che ci accompagneranno per tutto il Campionato Invernale targato Footvolley Rimini, abbiamo Jacopo Savini. Ex tennista agonista che ha girato l’Italia e parte dell’Europa con il suo borsone Babolat sulle spalle, “Pino” (come soprannominato dagli amici) ha sempre avuto la passione del calcio e ha voluto quest’estate provare sulle spiagge riminesi questo nuovo sport. Come spesso capita, è stato amore a prima vista.
Ciao Jacopo, partiamo proprio da qua. Quanto è difficile il passaggio da uno sport come il tennis ad uno come il Footvolley? Quali sono le più grandi differenze? Ci sono invece somiglianze?
Difficile a credersi, ma è uno sport simile al tennis: sia a livello mentale, sia a livello di competitività. Certo si gioca in due ma ognuno non deve mai mollare neanche un punto e si deve rimanere sempre calmi e sciolti perché a 18 si arriva in fretta. Quindi le differenze rispetto al tennis non sono tante, a parte il fatto che ovviamente non si gioca con la racchetta. Si tratta di uno sport duro sia a livello fisico e a livello mentale, se praticato agonisticamente.
Savini in azione.
A tal proposito, qual’è il tuo tennista preferito? E il giocatore di Footvolley che più apprezzi?
Mio tennista preferito: Nadal, combattente mai domo come il sottoscritto. Riguardo al Footvolley vado matto per la coppia Savoretti-Di Benedetto. Troppo forti, affiatati e belli da vedere. Tra le nuove leve mi sento costretto a nominare Isli con cui ho dovuto giocare lunedì scorso: è veramente bravo.
Passando al campionato invernale, come valuti il tuo esordio insieme all’amico Francesco Paganini?
Il mio esordio col mio compagno Paga lo valuto in maniera discreta. Abbiamo affrontato subito una delle squadre favorite al titolo d’inverno quindi l’inizio non è stato facile, ma dalla seconda partita abbiamo giocato abbastanza bene. Li abbiamo fatti sudare. Il problema è che quando il punto diventa importante loro, con gente come Migani in campo, avevano evidentemente qualcosa in più. Ma sono abbastanza soddisfatto: faremo meglio già da lunedì prossimo. Ne sono sicuro.
Toglimi una curiosità, quando il “Paga” inizia ad alzarti in continuazione di spallina, cosa pensi? Questo ha qualche rotella fuori posto? Diciamo che non è una cosa che possono permettersi in tanti…
Non toccatemi Paga: è il numero uno c’è poco da fare. Le sue alzate di spallina sono oro. Io che ho iniziato a giochicchiare a maggio, devo solo ringraziare di avere in squadra uno che mi alza in questa maniera. E’ una roba incredibile. Solo applausi.
Ultima domanda prima dei saluti: chi lo vince il campionato? Il nostro è, non la Serie A!
Se la giocheranno fino alla fine Daivalà (Migani, Isli, Zorro e Brancato) e Noc (Savoretti e Di Benedetto), ma ancora non saprei dire chi la spunterà tra le due compagini. L’unica cosa certa è che sarà un bel campionato. Ah, ovviamente Siam Matti (la squadra di Jacopo ndr) subito dietro ad aspettare il minimo errore dei cosidetti “mostri”…
Grazie mille “Pino”, è stato un piacere. In bocca al lupo per il campionato!
Crepi! Piacere mio, siete fenomenali.
L.L. di Footvolley Rimini
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